Queste sono le migliori padelle senza Pfas e Teflon (e c’è anche Lagostina): i materiali più sicuri

Un nuovo test condotto in Francia ha messo a confronto 20 padelle realizzate in acciaio inox, ghisa e rame, materiali alternativi ai rivestimenti antiaderenti in Teflon. Scopriamo la classifica delle migliori padelle senza Pfas

Quando dobbiamo acquistare una padella nuova, la scelta non è mai semplice. Negli ultimi anni, le padelle antiaderenti sono finite sotto accusa a causa delle sostanze potenzialmente nocive contenute nei loro rivestimenti, il più noto è indubbiamente il Teflon. Questo ha spinto molti consumatori a orientarsi verso alternative più tradizionali, realizzate con materiali come acciaio inox, ghisa e rame.

Le padelle realizzate in questi materiali promettono una maggiore durabilità e una cottura più sana, ma richiedono un po’ di esperienza per ottenere risultati ottimali in cucina e, soprattutto, non sempre offrono le stesse prestazioni. Quali padelle scegliere? Per aiutare i consumatori a fare acquisti migliori, gli esperti della rivista francese Que Choisir hanno messo alla prova 20 padelle in ghisa, acciaio inox o rame, valutandole attraverso test rigorosi che hanno analizzano le loro prestazioni di cottura, la facilità d’uso, la sicurezza termica e la solidità, fornendo una guida affidabile per orientarsi tra le alternative senza Teflon.

Le migliori padelle del test

In base a tutti i parametri, è stata stilata la classifica delle padelle senza Teflon, che vi riportiamo dalla migliore alla peggiore del test:

  • Beka Chef – Materiale: Acciaio inossidabile – Dimensione: 26 cm – Voto: 15,9 / 20 – Prezzo indicativo: 79€
  • Mauviel M6S – Materiale: Rame e acciaio inossidabile – Dimensione: 26 cm – Voto: 15,5 / 20 – Prezzo indicativo: 312€
  • Beka Nomade – Materiale: Acciaio – Dimensione: 24 cm – Voto: 15,3 / 20 – Prezzo indicativo: 40€
  • Arthur Martin Premium compatto – Materiale: Rame e acciaio inossidabile – Dimensione: 26 cm – Voto: 15,3 / 20 – Prezzo indicativo: 74,99€
  • Mauviel M. Cook – Materiale: Acciaio inossidabile – Dimensione: 26 cm – Voto: 15,1 / 20 – Prezzo indicativo: 203€
  • Lagostina Salvaspazio – Materiale: Acciaio inossidabile – Dimensione: 26 cm – Voto: 15,1 / 20 – Prezzo indicativo: 145€
  • Beka Stark – Materiale: Ghisa – Dimensione: 28 cm – Voto: 15,1 / 20 – Prezzo indicativo: 69€
  • Tefal Ingenio – Materiale: Acciaio inossidabile – Dimensione: 28 cm – Voto: 15,0 / 20 – Prezzo indicativo: 65€
  • Actuel (Auchan) Pentola in acciaio inox – Materiale: Acciaio inossidabile – Dimensione: 28 cm – Voto: 14,6 / 20 – Prezzo indicativo: 29,99€
  • Ikea365 – Materiale: Acciaio inossidabile – Dimensione: 28 cm – Voto: 14,2 / 20 – Prezzo indicativo: 16,99€
  • De Buyer Affinity – Materiale: Acciaio inossidabile – Dimensione: 24 cm – Voto: 13,9 / 20 – Prezzo indicativo: 139€
  • Cristel 1826 – Materiale: Acciaio inossidabile – Dimensione: 24 cm – Voto: 13,6 / 20 – Prezzo indicativo: 109,90€
  • Mauviel M – Materiale: Acciaio – Dimensione: 24 cm – Voto: 13,5 / 20 – Prezzo indicativo: 53€
  • Ikea Finmat – Materiale: Rame e acciaio inossidabile – Dimensione: 28 cm – Voto: 13,4 / 20 – Prezzo indicativo: 75€
  • Padella Le Creuset – Materiale: Ghisa – Dimensione: 26 cm – Voto: 13,3 / 20 – Prezzo indicativo: 189€
  • Ikea Vardagen – Materiale: Ghisa – Dimensione: 28 cm – Voto: 13,1 / 20 – Prezzo indicativo: 39,99€ù
  • De Buyer Mineral B – Materiale: Acciaio – Dimensione: 26 cm – Voto: 13,0 / 20 – Prezzo indicativo: 57,90€
  • Ikea Vardagen – Materiale: Acciaio – Dimensione: 28 cm – Voto: 12,8 / 20 – Prezzo indicativo: 35€
  • Padella in ghisa Lodge – Materiale: Ghisa – Dimensione: 26 cm – Voto: 12,4 / 20 – Prezzo indicativo: 59,90€
  • Staub 40510-616-0 – Materiale: Ghisa – Dimensione: 26 cm – Voto: 11,6 / 20 – Prezzo indicativo: 159€

Cos’è il Teflon e i rischi per la salute

Il Teflon, un marchio registrato che identifica il politetrafluoroetilene (PTFE), è un materiale noto per le sue proprietà antiaderenti. Sebbene il termine “Teflon” sia tecnicamente un nome commerciale, spesso viene utilizzato in modo colloquiale per riferirsi a qualsiasi rivestimento antiaderente a base di PTFE, un polimero appartenente alla famiglia dei PFAS (sostanze perfluoroalchiliche). Queste sostanze sono ormai tristemente note, a causa della loro persistenza nell’ambiente e dei potenziali rischi per la salute umana.

Il Teflon, pur essendo ancora legale in molti Paesi, è particolarmente controverso per il suo possibile impatto sulla salute, soprattutto a causa della degradazione del materiale a temperature elevate, che può liberare fumi tossici e particelle nocive che rischiano di contaminare il cibo. Inoltre, se il rivestimento in Teflon viene danneggiato, ad esempio con graffi sulla superficie, possono staccarsi frammenti che entrano negli alimenti. Sebbene le quantità di queste particelle siano in genere basse, studi scientifici hanno associato l’esposizione ai PFAS a vari problemi di salute, come disturbi endocrini, un aumento del rischio di tumori e interferenze con il sistema immunitario.

In passato, il Teflon veniva prodotto utilizzando il PFOA, una sostanza chimica ora vietata in Unione Europea, per i suoi effetti dannosi su salute e ambiente. I produttori di Teflon oggi dichiarano che i loro prodotti sono “PFOA-free”, ma la preoccupazione si sposta ora su altri composti utilizzati come sostituti. Questo ha portato molti consumatori a cercare alternative più sicure, come padelle con rivestimenti senza Teflon, soprattutto alla luce delle crescenti preoccupazioni sui possibili effetti a lungo termine dei PFAS.

I materiali più sicuri in quanto a Pfas

Le padelle testate, realizzate in materiali alternativi come acciaio inox, ghisa e rame, in teoria, non dovrebbero contenere PFAS, poiché non sono dotate di rivestimenti antiaderenti tradizionali come il Teflon. Tuttavia, non possiamo esserne completamente certi. Infatti, anche se questi materiali sono considerati generalmente più sicuri, in passato sono state riscontrate tracce di PFAS anche in padelle apparentemente sicure, come quelle in ceramica (anche se in concentrazioni molto più basse rispetto a quelle rilevate nelle padelle in Teflon).

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Per una certezza definitiva, sarebbero necessari ulteriori test specifici. Ad ogni modo, l’uso di questi materiali è generalmente associato a un rischio inferiore rispetto alle pentole con rivestimenti antiaderenti tradizionali.

C’è da sottolineare però che, qualsiasi materiale, può presentare rilascio di sostanze, come ha dimostrato anche un test sulle padelle in ghisa di cui vi abbiamo parlato.

Come è stato condotto il test

Il test è stato condotto in laboratorio e, prima di iniziare le prove pratiche, sono state registrate le caratteristiche di ogni padella. Per i modelli in ghisa e acciaio, è stata effettuata una stagionatura secondo le indicazioni dei produttori, in modo da simulare le condizioni d’uso reali.

Le padelle sono state poi sottoposte a tre prove culinarie principali per valutare la loro efficacia, sono state preparate in particolare:

  • Crepes: per verificare l’uniformità della cottura e la facilità di stendere e girare l’impasto
  • Patate fritte: per valutare la capacità di distribuire il calore e prevenire l’adesione
  • Hamburger: per testare la capacità della padella di rosolare la carne senza aggiunta di grassi

Oltre alle prestazioni culinarie, sono stati analizzati altri aspetti:

  • Comfort d’uso: presa del manico, bilanciamento, e temperatura del manico durante la cottura
  • Pulizia: resistenza alle incrostazioni e facilità di lavaggio
  • Aumento della temperatura: velocità di riscaldamento
  • Sicurezza termica: temperatura del manico durante un utilizzo prolungato
  • Solidità: resistenza del manico, prova di caduta e resistenza agli shock termici

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Fonte: Que Choisir

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