APRILE, 2025

2025VEN11APR20:30IL SILENZIO DELLA VIOLENZAFILM

ORARIO

11 APRILE 2025 20:30(GMT+02:00)

DOVE

TEATRO DELL’ORTICA

via S. Allende 48, 16138

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SCHEDA

Un film e un libro che trattano l’argomento della violenza sulle donne, mettendo a fuoco i silenzi di chi subisce la violenza ma anche di chi sa. 

scritto e diretto da Antonio Carletti

a seguire dibattito con l’autore


INGRESSO GRATUITO CON OFFERTA LIBERA

Il film inizia così:
“Il silenzio della violenza è un momento di vita di alcune persone. Dalla mattina di un giorno alla sera del giorno dopo. Si estrae questo breve lasso di tempo e lo si mostra, lo si racconta dalla viva voce degli interpreti”

È una voce fuori campo che ogni tanto sottolinea, con ambizione filosofica, spesso fuorviante, l’andamento di questi due giorni. Il film dunque non ha un inizio e una fine canonici, entra nella vita dei personaggi, poco a poco si scoprono gli intrecci, le relazioni, i vissuti, le dinamiche e gli equilibri, per abbandonarli alla parola fine che leggiamo noi, coi titoli di coda, ma non la leggono loro; perché non finiranno con il film, vivranno, dopo la sera, la notte e poi la mattina successive, insomma, la vita; la telecamera ne ruba un pezzettino e poi si spegne, lasciando un sospeso, un’incompiuta, una strada con più direzioni. È un pezzettino però importante che si accende attorno all’ospite di una trasmissione radiofonica, l’ospite è una psicologa, Emilia Farina, che tratta l’argomento della violenza sulle donne, mettendo a fuoco i silenzi di chi subisce la violenza ma anche di chi sa. Il silenzio della violenza è infatti il titolo dell’intervista, oltreché del film, all’interno di una trasmissione quotidiana condotta da Miou, la cui vicenda personale, almeno parzialmente, come del resto quella degli altri personaggi del film, è raccontata durante il lungometraggio. Per caso, per costrizione, per voglia e pure con fatica, tutti ascoltano la trasmissione, ascoltano le parole di Emilia Farina che entrano, senza che se ne accorgano, e dunque senza che si possano difendere da esse, nella testa, nel cuore, nella pancia e… nella coscienza dei personaggi del film, che sono gli attori del racconto della psicologa. La psicologa, agevolata da Miou, dai messaggi di chi ascolta (soprattutto alcuni messaggi vocali e un mini-racconto letto alla conclusione della trasmissione) e gli opportuni interventi telefonici della sua collega Lucrezia, innesta un effetto domino che potrebbe aiutare a svelare i silenzi dentro le loro vite, oppure li sottolinea a loro stessi, per poi sparire, consumati dallo scorrere del tempo e dall’inazione. Ma noi spettatori possiamo solo supporre. Il film si interrompe prima.

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