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Cultura

"In metropolitana migliaia di miliardi di germi. Ma sono inoffensivi": una ricerca "tranquillizza" i pendolari

Agf
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Sono sui sedili, sul corrimano, sulle maniglie delle porte: migliaia di miliardi di germi si annidano in metropolitana, proprio sotto i nostri occhi. Una nuova ricerca ha fatto luce non tanto sul numero dei microrganismi con cui condividiamo i nostri viaggi quotidiani ("trillions" in inglese), ma sulla loro pericolosità. Se la metropolitana è già nell'immaginario collettivo considerata un luogo sporco, la novità che è questi germi potrebbero essere meno aggressivi di quanto generalmente si pensi.

Lo studio è stato condotto dalla School of Public Health di Harvard: un gruppo di studiosi ha analizzato i vagoni della metropolitana di Boston, catalogandone i microrganismi. Dai dati raccolti è emerso che molti dei germi che si trovano nei vagoni sono gli stessi che portiamo con noi, sulla nostra pelle e sul nostro corpo, ogni giorno. "Inaspettatamente abbiamo scoperto che i microbi raccolti sulle superfici (le stesse che le persone toccano o sulle quali si depositano i germi veicolati da un colpo di tosse o da uno starnuto) hanno un livello basso di patogeni o di geni resistenti agli antibiotici. Questi ambienti sono meno aggressivi di quanto si pensi".

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista mSystem dell'American Society for Microbiology e mostra, contrariamente ad altri studi precedenti che ipotizzavano anche la presenza del batterio Bacillus anthracis, che la maggior parte di questi microbi sono inoffensivi. Curtis Huttenhower, autore della ricerca, spera che la scienza possa fare ulteriore luce sui microrganismi che ci circondano e che si possano trovare delle strategie per creare ambienti sicuri, in grado di allertarci se i livelli di patogeni salgono inaspettatamente. "Una cosa di cui sono molto orgoglioso - ha affermato Huttenhower - è l'aver approfondito la conoscenza dei microbi presenti negli esseri umani. Non è sbagliato averne molti, dentro di noi. È così che ci siamo evoluti, è così che il nostro metabolismo funziona".

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