Formazione docenti, si parte

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm sulla formazione iniziale, il consiglio direttivo dell&apos&semi;Anvur, l&apos&semi;agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario, potr&agrave&semi; approvare nei prossimi giorni ufficialmente le Linee guida sui requisiti di accreditamento iniziale dei percorsi di specializzazione per gli insegnanti. Italia Oggi ha potuto visionare la bozza del provvedimento.

L&apos&semi;accreditamento dei percorsi &egrave&semi; l&apos&semi;ultimo tassello che manca per consentire alle universit&agrave&semi; di cominciare a erogare i percorsi che consentiranno agli aspiranti docenti di acquisire i crediti formativi universitari necessari. Per quanto riguarda i 60 cfu, la met&agrave&semi; di questi devono essere posseduti al momento della partecipazione al concorso che dovrebbe essere bandito la prossima primavera.

Nel frattempo si terr&agrave&semi; un concorso per chi &egrave&semi; in possesso dei 24 cfu delle regole archiviate con la riforma del Pnrr e per chi ha almeno tre anni di anzianit&agrave&semi; di servizio.

Le Linee guida tengono conto di quanto previsto dall&apos&semi;articolo 18-bis, comma 6-bis del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59 e quindi per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025 i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale potranno essere svolti, a esclusione delle attivit&agrave&semi; di tirocinio e di laboratorio, con modalit&agrave&semi; telematiche in misura non superiore al 50 per cento del totale.

I requisiti per i quali Anvur ha dettato gli standard minimi per la valutazione sono tarati sui percorsi ordinari da 60 crediti e la proposta che l&apos&semi;Agenzia ha fatto al ministero dell&apos&semi;Universit&agrave&semi;, e su cui a ieri era in corso una verifica finale, &egrave&semi; quella di consentire l&apos&semi;erogazione dei percorsi da 30 e da 36 cfu, i crediti ridotti per chi gi&agrave&semi; insegna come precario, solo alle istituzioni che hanno ottenuto l&apos&semi;accreditamento del corrispondente percorso formativo ordinario da 60 cfu.

I requisiti sui quali Anvur &egrave&semi; intervenuto sono cinque.

Direttore del percorso formativo. Dovr&agrave&semi; essere un professore di ruolo di I o II fascia, afferente a uno dei SSD, settori scientifici disciplinari, previsti dal piano di studi del percorso o dei percorsi formativi di cui assume la responsabilit&agrave&semi; e titolare di almeno un incarico didattico. La verifica delle specifiche competenze da parte di Anvur avverr&agrave&semi; attraverso il curriculum, che si chiede alle istituzioni di allegare alla domanda di accreditamento. Il numero massimo di percorsi formativi tematicamente affini di cui pu&ograve&semi; essere Direttore un singolo docente, ritenuto congruo dall&apos&semi;agenzia &egrave&semi; 8, a condizione che il numero di studenti complessivamente iscrivibili non sia superiore a 1.000.

Offerta formativa. Essa dovr&agrave&semi; essere determinata nel rispetto del profilo del docente come descritto nel Dpcm, sia in riferimento agli aspetti pedagogici che a quelli specifici della disciplina. In particolare Anvur ha scelto di valutare la coerenza dell&apos&semi;insieme degli insegnamenti con il profilo professionale, gli standard minimi e le competenze professionali relative alla classe di concorso. Per quel che riguarda il numero minimo di crediti riferibili a settori scientifici (o accademici), questo &egrave&semi; stato fissato nel numero di 5 cfu/cfa.

Per ogni disciplina andr&agrave&semi; indicata anche se la modalit&agrave&semi; di erogazione di quel corso sar&agrave&semi; in presenza o a distanza. Nel rispetto della normativa, il numero di crediti erogati a distanza non potr&agrave&semi; essere superiore a quello dei crediti erogati in presenza e per le lezioni a distanza la modalit&agrave&semi; dovr&agrave&semi; essere sincrona. La valutazione di questi aspetti &egrave&semi; affidata al nucleo di valutazione dell&apos&semi;istituzione presso cui &egrave&semi; costituito il centro che propone il percorso.

Docenti e tutor. Fino a 1000 studenti per tutti i percorsi attivati, &egrave&semi; richiesta la presenza di almeno due docenti afferenti a settori scientifici degli ambiti comuni. A questi si dovr&agrave&semi; aggiungere, per ciascun percorso formativo (classe di concorso), almeno un docente di riferimento afferente a settori scientifici caratterizzanti il percorso. Superata la soglia dei 1000 studenti, andranno individuati due ulteriori docenti ogni 500 studenti, uno per i settori comuni uno per quelli caratterizzanti.

Complessivamente, almeno due dei docenti afferenti a ciascun percorso formativo dovranno appartenere ai ruoli dell&apos&semi;istituzione. Questa numerosit&agrave&semi; fissa &egrave&semi; prevista dal Dpcm, ma Anvur ha espresso al MUR l&apos&semi;auspicio che possa anch&apos&semi;essa aumentare con l&apos&semi;incremento del numero di studenti. Il punto, da quanto risulta a Italia Oggi, al momento sarebbe ancora aperto.

Per la docenza i centri potranno utilizzare anche ricercatori a tempo indeterminato, o a tempo determinato purch&eacute&semi; in possesso di abilitazione.

Qualora sia prevista l&apos&semi;erogazione a distanza dovr&agrave&semi; inoltre essere assicurata, ogni 250 studenti: la presenza di almeno 1 tutor tecnico, con funzioni di supporto e la presenza di almeno 1 tutor disciplinare, con funzioni di assistenza alla didattica a distanza. I tutor dovranno essere in possesso almeno del titolo di laurea magistrale e di specifiche esperienze e, dall&apos&semi;a.a. 2024/2025, comprovate dalla partecipazione ad attivit&agrave&semi; formative preordinate allo svolgimento delle funzioni ad essi attribuite. Anche in questo caso il parere in relazione al rispetto delle specifiche &egrave&semi; affidato al nucleo di valutazione.

Aule e laboratori. Dopo aver sottolineato che le attivit&agrave&semi; di tirocinio e laboratorio possono essere svolte esclusivamente in presenza, per quel che riguarda i corsi Anvur distingue i requisiti per le attivit&agrave&semi; in presenza e a distanza. Il rispetto degli standard descritti in seguito &egrave&semi; anche in questo caso affidato al nucleo di valutazione.

Il numero di posti complessivamente disponibili nelle aule per le attivit&agrave&semi; in presenza deve essere almeno pari al numero di studenti delle classi attivate e ne deve essere assicurata la disponibilit&agrave&semi; per l&apos&semi;intera durata del percorso formativo e nel caso in cui gli studenti siano contemporaneamente distribuiti su pi&ugrave&semi; aule, deve essere certificata la disponibilit&agrave&semi; di dotazioni audio-video per il collegamento delle stesse.

Per i laboratori, nella richiesta di accreditamento dovranno essere indicati la collocazione fisica degli stessi, la congruenza della strumentazione disponibile e la capienza rispetto al numero di studenti previsti.Per l&apos&semi;erogazione a distanza &egrave&semi; richiesta la descrizione dei software utilizzati per lo svolgimento delle lezioni e la modalit&agrave&semi; di verifica degli accessi degli studenti, in modo che ne sia verificata l&apos&semi;effettiva partecipazione alle lezioni. Si richiede inoltre di indicare le modalit&agrave&semi; che l&apos&semi;istituzione intende adottare per la gestione della partecipazione degli studenti alle prove d&apos&semi;esame e il controllo del loro svolgimento.

Numero massimo di studenti ammissibili. Il numero massimo indicato deve essere coerente con i precedenti requisiti. Il nucleo di valutazione sar&agrave&semi; chiamato a esprimersi in particolare sulla disponibilit&agrave&semi; di docenti e tutor e sull&apos&semi;adeguatezza delle dotazioni di aule, laboratori e strumentazione in relazione al numero di studenti.

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