Per gli amanti delle novità informatiche la notizia è di quelle succulente. Firefox 2 è uscito da poco più di novanta giorni e già si lavora alacremente al suo successore. E tutto ciò da alcuni mesi. La prima versione alfa, infatti – nome in codice Gran Paradiso – ha fatto la sua comparsa nello spazio ftp di Mozilla già l’8 dicembre scorso, a sole due settimane dall’uscita della versione 2 e, soprattutto, a tre settimane di distanza dal nuovo Internet Explorer 7 di casa Microsoft.
Da quando Firefox ha visto la luce alla fine del 2004, quello dei browser è diventato uno dei mercati più frizzanti, riportandoci indietro al clima della guerra tra browser di metà anni ’90. Firefox, nel giro di qualche anno ha rosicchiato una decina di punti percentuali al colosso di Redmond (vedi i dati di MarketShare e W3Schools), costringendolo a pubblicare il nuovo Internet Explorer in anticipo di qualche mese rispetto ai propri piani annunciati. Ma se l’uscita di Firefox 2 ad alcuni è sembrata una semplice mossa di mercato per contenere l’attacco di Internet Explorer 7 (in realtà la roadmap di sviluppo di Firefox viene decisa con svariati mesi di anticipo), con Firefox 3 la Mozilla Corporation sembra intenzionata a introdurre alcune modifiche più sostanziali. Vediamo di capire meglio i fatti nel dettaglio.
La roadmap verso Firefox 3
Dopo il rilascio della prima versione alfa, agli inizi di gennaio il team Mozilla ha messo online un’ampia roadmap con le caratteristiche, ordinate per priorità, che costituiranno Firefox 3. Tra quelle “obbligatorie” (mandatory features) troviamo:
- la semplificazione della gestione degli add-on, ed il potenziamento della relativa interfaccia grafica;
- l’integrazione di un solido sistema di gestione segnalibri che prevenga la perdita di dati, disponga di migliori funzioni di ricerca, sfrutti un’API robusta e sia in grado di sincronizzarsi con un servizio remoto (forse tramite l’implementazione dell’annunciato Places, anche se c’è già chi solleva dubbi in proposito);
- il potenziamento e la semplificazione della gestione dei contenuti (via MIME) e supporto per web service;
- un ampio supporto per i plug-in di Flash, Acrobat, Wmv, Quicktime e Java;
- il miglioramento e la semplificazione delle funzioni di stampa dei documenti, con maggiore corrispondenza tra layout di stampa e layout di presentazione;
- l’introduzione del Microsoft Installer (per Windows);
- il potenziamento del sistema di gestione delle password, con supporto per Microsoft CardSpace e OpenID;
- la revisione dell’interfaccia utente per gli eventi legati a privacy e sicurezza;
- l’introduzione del sistema Airbag di Google per la segnalazione automatica dei crash del programma, al posto dell’attuale TalkBack;
- il potenziamento della comunità di supporto per la risoluzione di problemi legati a Firefox.
Anche le caratteristiche “altamente desiderabili” (highly desirable features), al secondo livello di priorità nella roadmap, contengono aspetti interessanti: il potenziamento della sicurezza nella gestione delle password, la navigazione in modalità privata (senza cache, cronologia, memorizzazione password) la possibilità di salvare le pagine web in formato Pdf, alcuni filtri antiphishing e antimalware, un download manager che permetta l’interruzione e la ripresa dei download, la gestione dei cosiddetti microformat, il supporto agli identity management system di terze parti e altro. Meritano d’esser segnalate anche un paio delle caratteristiche “auspicabili” (nice to have features), quali il supporto per il Parental Control di Windows Vista, il supporto alle group policy di Windows e il potenziamento del sistema di bookmark e di download.
Novità e modifiche. Cosa cambia in Firefox 3.
Le intenzioni, vista la roadmap, sembrano già adesso piuttosto chiare: potenziamento dei servizi, migliore gestione delle risorse, stabilità del sistema e semplificazione delle operazioni per l’utente finale. Per ciò che riguarda l’interfaccia grafica non sono previsti cambiamenti epocali, e le prime versioni preliminari di Gran Paradiso confermano questa ipotesi. D’altra parte il successo di Firefox è sicuramente in parte dovuto all’interfaccia molto intuitiva di cui attualmente dispone; attuare stravolgimenti drastici potrebbe rivelarsi un pericoloso autogol.
Le modifiche, perciò, saranno soprattutto di carattere infrastrutturale, e già le prime alfa di Gran Paradiso mostrano qualche effetto in termini di prestazioni: Gecko, il motore di rendering alla base delle ultime due release di Firefox, passerà dalla versione 1.8 alla 1.9. L’introduzione del nuovo Gecko comporterà vari cambiamenti a livello di core. Al suo interno, infatti, sono presenti le librerie grafiche Cairo 2D (di derivazione Gnome/Unix) che andranno a sostituire l’attuale sistema grafico Gfx e saranno utilizzate sia per il rendering delle pagine web sia dell’interfaccia; con l’intento di accelerare e migliorare la resa grafica grazie alla gestione vettoriale e l’uso della tecnologia di CoreImage sulle piattaforme OS X.
Con questa novità il team Mozilla punta anche a sanare una volta per tutte il noto tallone d’Achille di Firefox: la qualità di rendering dei testi, additata da più parti come scadente. Sempre per i sistemi OS X, qualche novità è prevista anche per i widget: i vecchi Carbon saranno sostituiti dai Cocoa, già utilizzati su Camino, altro browser di casa Mozilla specifico per Mac. Altre modifiche di carattere tecnico riguardano l’implementazione di alcune caratteristiche Css avanzate, il modello di threading, il sistema di invio di eventi Dom come da specifiche, ed il sistema di caricamento degli elementi