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varie : Il nuovo sito è pronto |
Inviato da Redazione il 28/11/2015 10:00:00 (30793 letture) |
ATTENZIONE: DAL 28/11/2015 LE ATTIVITA' DI LUOGOCOMUNE
PROSEGUONO SUL NUOVO SITO. Questo sito rimane online per la consultazione dei vecchi forum, che non sono stati trasferiti sul nuovo sito. |
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media : Fulvio Grimaldi a Matrix |
Inviato da Redazione il 26/11/2015 19:40:00 (25175 letture) |
AVVISO: STASERA A SPECIALE OUVERTURE OSPITE GIULIETTO CHIESA. DALLE 19,00 SU Colorsradio.
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Prima Giulietto Chiesa a "La gabbia" e a TGcom24, poi Fulvio Grimaldi a Matrix:
Forza ragazzi. Una spallata alla volta, il castello delle bugie inizia a scricchiolare. |
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news internazionali : Caccia russo abbattuto dai turchi |
Inviato da Redazione il 24/11/2015 11:00:00 (44524 letture) |
AGGIORNAMENTO: Putin avvisa la Turchia di "pesanti conseguenze".
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Più passano le ore dall'abbattimento del jet russo da parte dei turchi, più diventa evidente che si sia trattato di una plateale provocazione da parte occidentale (la Turchia fa parte della NATO), per cercare di coinvolgere Putin in una reazione sconsiderata, che lo metta in qualche modo dalla parte del torto.
Le ipotesi infatti sono due: o è vero quello che dicono i turchi, ovvero che l'aereo russo ha invaso il territorio turco, ed è stato ripetutamente avvisato prima di essere abbattuto, oppure l'aereo russo è rimasto sempre in territorio siriano, ma è stato abbattuto intenzionalmente, per creare appunto una crisi internazionale.
La prima ipotesi ovviamente sembra molto debole dal punto di vista logico: i piloti russi infatti, se fossero stati davvero avvisati di aver violato lo spazio aereo turco, non avrebbero avuto alcun motivo di insistere su quella rotta, rischiando un potenziale scontro a fuoco. I russi non hanno certo bisogno di crearsi altri nemici, in questo momento.
La seconda ipotesi invece comporta una lettura molto più plausibile, e purtroppo molto più pericolosa: ... |
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news internazionali : Ken O'Keefe: "ISIS = Israeli Secret Intelligence Service" |
Inviato da Redazione il 22/11/2015 20:20:00 (27995 letture) |
Ken O'Keefe è un ex-Marine degli Stati Uniti, di origine irlandese-palestinese, che ha rinunciato alla cittadinanza americana nel 2001. Come scrive nella propria biografia, "Quando ero un Marine denunciavo apertamente l'abuso di potere da parte dei miei superiori, e per questo motivo ho pagato un caro prezzo. Mi sono reso conto che l'onore e l'integrità morale sono virtù che vengono più spesso punite che non premiate, ed è stato proprio presso i Marines che ho assaggiato per la prima volta il sapore dell'ingiustizia. Quest'esperienza mi ha insegnato una lezione fondamentale, di quanto preziosa sia la libertà. Dopo essere uscito dai Marines ho giurato di non rinunciare mai più alla mia libertà, e di difendere sempre la libertà, senza paura".
Fonte video. |
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storia & cultura : L'uomo che uccise Kennedy |
Inviato da Redazione il 21/11/2015 21:00:00 (22371 letture) |
22 novembre 2015 - Anniversario della morte di John Kennedy
Che sia stata la mafia ad uccidere Kennedy, in concerto con la CIA, lo sapevamo già. Ma una recente notizia, che riguarda la mafia corleonese, lo ha confermato. In una intercettazione telefonica, i boss mafiosi lamentano che il ministro degli interni Alfano "si sia scordato di loro" dopo "essere stato portato qua con i voti degli amici". Un pò quello che accadde a Kennedy, che vinse la presidenza con l'aiuto di Sam Giancana, boss di Chicago, ma poi "si dimenticò" di loro e arrivò addirittura a sguinzagliare contro gli stessi mafiosi il fratello Robert, dopo averlo nominato ministro di giustizia.
Nella telefonata i corleonesi dicono infatti "Perché a Kennedy chi se l’è masticato (chi l’ha ucciso, ndr)? Noi altri in America. E ha fatto le stesse cose: che prima è salito e poi se li è scordati”.
Nel video che segue, messo in onda da Matrix nel 2010, ecco la ricostruzione dell'omicidio da parte dell'uomo che sparò il colpo fatale alla tempia, nascosto sulla famosa "collinetta erbosa" di Dealey Plaza.
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media : La solitudine |
Inviato da Redazione il 19/11/2015 19:00:00 (35575 letture) |
E' stato molto doloroso ascoltare la trasmissione "La zanzara" a cui ha partecipato ieri Giulietto Chiesa. Doloroso perché, nei pochi minuti in cui è durato il dibattito, si è potuta apprezzare in pieno la tremenda solitudine nella quale è costretto a vivere, oggi, un personaggio pubblico che abbia la forza di ragionare con il proprio cervello, e di dire apertamente ciò che pensa.
Come scrive Jung, "La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno, ma dalla incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti, o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili."E' sintomatico, infatti, che un fenomeno del genere si sia verificato non nell'ambito di un salotto privato, fra quattro amici un po' alticci, ma all'interno di una trasmissione radiofonica che raggiunge centinaia di migliaia di ascoltatori. Ma è proprio questo il cuore del problema: fra un personaggio come Giulietto Chiesa e le migliaia di ascoltatori ci sono di mezzo i cosiddetti "conduttori" della trasmissione: ... |
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news internazionali : Dopo Parigi |
Inviato da Redazione il 17/11/2015 13:50:00 (28094 letture) |
Dal suo blog, Mario Galli mi ha rivolto alcune domande. Ripubblico qui l'intervista:
Parliamo di Parigi e degli ultimi attentati che stanno scuotendo il mondo. Mentre la stampa italiana si concentra sul "chi" e sul "come", è lecito porsi la domanda "perché Parigi?" Puoi delineare il quadro geopolitico in cui ci stiamo muovendo?
L'intero quadro geopolitico sta ruotando intorno alla situazione siriana. Non è possibile comprendere gli avvenimenti odierni se non si fa prima questa premessa.
La Siria di Assad rappresenta un problema per le potenze occidentali ormai da molti anni. I motivi sono diversi. Il primo è che la Siria rappresenta l'anello di congiunzione dell'asse sciita che va dall'Iran fino agli Hezbollah nel Libano. Spezzando questo anello, si verrebbe ad indebolire fortemente una potenziale fonte di pericolo per Israele. (Se si cerca una dimostrazione che la deposizione di Assad fosse già nell'agenda del blocco occidentale fin dall'11 settembre, basta ascoltare questa intervista al generale Wesley Clark).
Il secondo motivo riguarda l'approvvigionamento energetico. Se guardiamo una cartina della regione, vediamo che lungo la costa del Mediterraneo, a nord di Israele c'è il Libano, e più a nord c'è appunto la Siria, che taglia la strada verso la Turchia. Da tempo è in progettazione un importante gasdotto che unisca la Turchia ad Israele, ma naturalmente senza il consenso di Assad questo gasdotto non si può realizzare. [...] |
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Commenti Liberi : Commenti liberi |
Inviato da Redazione il 15/11/2015 22:30:00 (27178 letture) |
Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti (escluso fatti di Parigi).
AVVISO: Martedì mattina ore 7-8 su Colors Radio (link nella colonna dx) e martedì sera a Border Nights parliamo degli attentati di Parigi. |
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news internazionali : À la guerre comme à la guerre |
Inviato da Redazione il 14/11/2015 9:40:00 (47978 letture) |
Figaro oggi titola a 9 colonne: "La guerre en plein Paris". L'Est titola: "Etat de guerre". Le Parisien: "Cette fois c'est la guerre". Lo storico francese Marc Lazar dichiara : "Siamo in guerra". E naturalmente il Corriere della Sera si adegua, e apre col titolo "Guerra a Parigi".
Vi ricorda qualcosa?
A poche ore dagli attentati dell'11 settembre, dagli schermi di tutti i networks americani rimbalzavano nel mondo le scritte "War against America", "America under attack", "America at war". Questo servì a preparare l'opinione pubblica mondiale a quello che poi sarebbe conseguito, ovvero l'invasione militare dell'Afghanistan.
Ed oggi questo tam-tam mediatico, che ci parla così ossessivamente di "guerra", servirà probabilmente a preparare l'opinione pubblica mondiale ad una violenta escalation della guerra in Siria, e forse anche ad una possibile invasione del loro territorio da parte della solita "coalizione" delle Forze del Bene.
È chiaro infatti che l'entrata in scena della Russia sullo scacchiere mediorientale ... |
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news internazionali : Atleti russi dopati, brutti e cattivi |
Inviato da Redazione il 11/11/2015 19:50:00 (12393 letture) |
Molti si sono chiesti che cosa ci sia dietro alla clamorosa accusa di doping contro gli atleti russi da parte della World Anti-Doping Agency [WADA]. In un momento di palese ritorno alla guerra fredda, dove l'Occidente sta cercando di incolpare Putin per ogni singolo male che affligge il pianeta, un'accusa del genere può apparire come minimo sospetta.
Di solito, per riuscire a capire quali siano i mandanti oscuri che mettono in moto certe operazioni, è sufficiente guardare dove cercano di andare a parare quelli che operano in chiaro, per conto loro. Nel recente scandalo della FIFA, ad esempio, la finalità palese era quella di far annullare l'assegnazione alla Russia dei mondiali di calcio del 2016, con conseguente perdita di prestigio e crollo di immagine a livello internazionale per l'intera nazione. In questo caso, quindi, il mandante era abbastanza evidente: il governo americano - anche perché per mettere in piedi le accuse era stata utilizzata addirittura l'FBI, che il calcio non sa nemmeno cosa sia.
Nel caso del doping invece la questione è leggermente più sottile, perché sappiamo tutti che moltissimi atleti di ogni parte del mondo facciano uso di sostanze illecite, nelle più svariate discipline sportive. Ma è proprio per questo motivo che colpisce il fatto che la WADA abbia deciso - in questo delicatissimo momento politico - di puntare il dito solo ed esclusivamente contro gli atleti russi.
C'è poi un altro modo di capire se un certo "scandalo" sia stato montato ad arte oppure no, ... |
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media : Fini, Grillo, Travaglio - e il giornalismo che non fa i conti con sé stesso |
Inviato da Redazione il 10/11/2015 19:30:00 (14222 letture) |
di Calvero
A Fucecchio (Firenze), dalle mani del Presidente onorario dell'Accademia della Crusca, il giornalista Massimo Fini ha ricevuto il 'premio Indro Montanelli' alla carriera. Sul palco, il giornalista Marco Travaglio ha commentato quegli stralci che meglio rappresentano il lavoro corrosivo [ma non cinico] di un giornalista, cronista, editorialista che nella sua carriera ha scritto per oltre cento testate.
A rendere ancora più viva e interessante la premiazione, fresca di pochi giorni, è stata la presenza di Beppe Grillo che, salito sul palco, ha voluto omaggiare Fini sia a titolo di amicizia e sia in nome della stima che ha nei suoi confronti, ma anche per sottolineare quello che lui pensa in merito all'ordine dei giornalisti.
Grillo senza mezze misure e in qualche modo paradossalmente, visto in quale occasione esprime provocatoriamente l'idea, si dice a favore per l'abolizione immediata dell'ordine.
Il vostro giornalismo - concluderà Grillo - è postdatato.
Sono parole forti ma in linea con il degrado e l'assoggettamento raggiunto dai Media, ove la parola d'ordine pare sia 'accondiscendenza sempre e comunque' e non solo nei riguardi del pensiero dominante, in ordine a ogni tipo di vicenda, ... |
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Energia e Ambiente : "Bag it!" Documentario (Ita) |
Inviato da Redazione il 9/11/2015 18:30:00 (10553 letture) |
Che la plastica "faccia male" al pianeta ormai lo sappiamo tutti. Ma ci sono alcuni aspetti del problema relativo alla plastica che possono anche risultare sorprendenti: ad esempio, la lotta che certe lobby hanno condotto per combattere la proibizione dell'uso dei sacchetti di plastica in USA (a partire dal minuto 10:30), oppure i danni alla salute dei bambini che possono essere causati dalla presenza di bisfenolo nei prodotti che utilizzano quotidianamente (dal min. 35:00 circa). In ogni caso, è in documentario che merita di essere visto tutto, dall'inizio alla fine.
Fonte Youtube: Roberto Lepera. [Grazie a Peonia per la segnalazione]. |
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