Anche i vaccinati dovranno mettersi in quarantena in caso di contatti con positivi. È questa la linea indicata dal Ministero della Salute alle Regioni in video-conferenza. Chi ha ricevuto la doppia dose di siero anti-covid dovrà comunque rimanere confinato: dieci giorni di isolamento, poi un tampone molecolare di controllo. La quarantena si prolunga fino alla negativizzazione, se il tampone è positivo. In un ospedale fuori Roma 3 medici immunizzati sono risultati positivi al tampone.
Si legge sul Messaggero:
Spiega il direttore scientifico Massimo Andreoni, virologo del Policlinico Tor Vergata: «Si tratta di tre sanitari vaccinati e contagiati, ma non necessariamente contagiosi. Erano asintomatici, li abbiamo trovati positivi casualmente, durante i controlli per il cluster in un reparto. Questo dimostrerebbe il fatto che anche i vaccinati potrebbero essere portatori del virus, ma occhio agli allarmismi: il vaccino sicuramente protegge dalla malattia, si sapeva, non per forza dall’infezione».
Essere positivi da vaccinati non significa essere infettivi, il nodo non è stato ancora sciolto e la prudenza è necessaria.
«In linea teorica - dice il professor Roberto Cauda, ordinario di Malattie infettive all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive al policlinico Gemelli - i vaccini proteggono sia dall’infezione che dalla malattia. Ma gli organismi internazionali, Fda ed Ema, hanno approvato i dossier presentati dalle industrie farmaceutiche concentrandosi sulla protezione dalla malattia. Quando diciamo che un preparato è efficace al 95%, parliamo della malattia, non della prevenzione dell’infezione». Ecco perché la quarantena anche da immunizzati è la scelta «più prudente da seguire in questa fase».