Nelle sue opere egli tenta di riprendere l’arte tradizionale della sua terra, ma la arricchisce di contaminazioni moderne ed occidentalizzanti. Cosa che gli è valsa una feroce critica in patria.
La sua arte mostra i due antitetici atteggiamenti giapponesi verso la vita e la modernità: da una parte la conservazione della tradizione e il disprezzo verso il nuovo, dall’altra la condivisione e l’apprezzamento degli apporti esterni e del normale affacciarsi al mondo altro-dal-Giappone che sta accadendo alle nuove generazioni.
Egli si esprime poliedricamente attraverso varie forme d’arte: fotografia, pittura, scultura, performance e video. I temi presenti nelle sue opere variano fra il sesso, la politica e le icone della tradizione giapponese che vengono inquinate da suggestioni della cultura pop.
Il suo atteggiamento verso l’arte e la vita fa di lui un artista inusuale se inserito nel suo contesto socio-culturale. Ne deriva che i critici d’arte contemporanei lo osannano, mentre i puristi dell’arte giapponese lo criticano fortemente ed interpretano la sua arte come un’offesa, una provocazione alla cultura tradizionale nipponica.
Le opere che vedete in questo articolo fanno riferimento ad una mostra dal titolo: “Monument for Nothing” al Mori di Roppongi-Tokyo.
Per saperne di più / Useful links:
Aida Makoto – Monument for Nothing