WASHINGTON/DHARAMSALA, India (Reuters) - Il segretario di Stato Usa Condoleezza Rice ha esortato oggi il governo cinese a perseguire una politica più "sostenibile" verso il Tibet, aggiungendo che il solo modo per farlo è parlare con il Dalai Lama.
"Crediamo che la risposta per il Tibet sia avere una politica più sostenibile per il governo cinese", ha detto la Rice ai giornalisti durante una conferenza stampa con il ministro degli Affari esteri indiano.
"Continueremo ad incoraggiare quel dialogo perché è l'unica politica sostenibile in Tibet", ha aggiunto.
La Cina accusa il Dalai Lama di cospirare per boicottare i giochi olimpici di Pechino e di aver architettato l'ondata di proteste iniziata con manifestazioni pacifiche nella capitale tibetana, Lhasa, lo scorso 10 marzo, nel 49esimo anniversario della fallita rivolta contro il governo cinese. Cinque giorni più tardi, le marce si sono trasformate in scontri repressi nel sangue.
Proprio oggi, il governo tibetano in esilio ha alzato il proprio bilancio delle vittime a 130.
"Sono 130, per lo più dall'est e dal nord-est del Tibet", ha detto a Reuters Thubten Samphel, un portavoce del governo in esilio.
Secondo Pechino, sono invece 19 -- 18 civili e un poliziotto -- le persone morte negli scontri a Lhasa, mentre altre quattro avrebbero perso la vita nella vicina provincia di Sichuan.
La Cina ha vietato ai giornalisti stranieri di entrare in Tibet e nelle zone vicine, rendendo difficili verifiche indipendenti.
Rice ha ripetuto oggi il suo appello affinché tutte le parti coinvolte evitino la violenza.
Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy oggi ha chiesto di mettere fine agli scontri e ha proposto la mediazione francese.
In un breve comunicato ufficiale, l'Eliseo ha detto che Sarkozy ha inviato un messaggio al presidente Hu Jintao per esprimere la sua preoccupazione.
"Il presidente della Repubblica ha detto che la Francia è disponibile a facilitare un rinnovato dialogo nella cornice della partnership strategica franco-cinese", si legge nella nota.
Tibet e Cina
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